Nella normativa UNI 11035 vengono descritte la terminologia e le caratteristiche per la classificazione a vista del legno massiccio a sezione rettangolare ricavato da tronchi italiani secondo la resistenza meccanica.
Tabella 1:
caratteristiche da valutare in funzione della classe di resistenza di Abete e Larice.
Tabella 2:
caratteristiche meccaniche di Abete e Larice.
Tabella 3:
caratteristiche meccaniche di altre conifere e delle latifoglie.
Tabella 4:
caratteristiche da valutare in funzione delle classe di resistenza delle latifoglie
Di seguito le definizioni delle varie caratteristiche:
Nodi
Porzione di ramo inclusa nel legno.
Si ricorda che nella classificazione i nodi sono sempre considerati in termini di aderenza al legno circostante e/o di sanità e quindi un nodo comunemente definito "nodo morto" è per la norma un nodo non aderente.
Ampiezza Anelli
Accrescimento espresso come larghezza media degli anelli di accrescimento.
Inclinazione Fibra
Fessure radiali da ritiro
Fessura: separazione in senso longitudinale delle fibre.
Cipollature
Fessura che si sviluppa fra due anelli contigui.
Degrado da funghi
Ogni variazione del colore naturale del legno che non è associato alla perdita di resistenza (l'alterazione di colore può essere provocata da funghi, condizioni atmosferiche, contatti con metalli etc.) (UNI EN 844:10 10.8).
Comprende tutte le alterazioni di colore dovute a funghi cromogeni e muffe che non alterano la struttura della parete cellulare, nonché da macchie dovute ad agenti esterni.
Legno di reazione
Si intende legno che presenta caratteri anatomici distintivi, formato tipicamente nelle porzioni di fusto inclinate o curvate e nei rami quando l'albero tende a ripristinare la posizione originale se esso è stato perturbato, e che si forma tipicamente nella parte inferiore dei fusti inclinati o curvati delle conifere.
Attacchi di insetti
La norma UNI EN 844-11 definisce "foro da insetti" una galleria o un'apertura nel legno causata da insetti; con "forellino da insetti" viene invece indicato un foro da insetti avente diametro non maggiore di 2 mm; la norma UNI EN 1927 distingue fra Ø foro < 3 mm e Ø foro > 3 mm.
Svergolamento
Deformazione elicoidale del segato in direzione della lunghezza.